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Fisco e Tasse

2023-08-04

DDL incentivi imprese e professionisti: il testo pronto per il Parlamento

E' pronto per l'iter parlamentare il DDL con la revisione del sistema degli incentivi alle imprese.

Nel dettaglio, la Commissione Industria e Agricoltura del Senato in data 3 agosto ha concluso i lavori sulla bozza del provvedimento con diversi emendamenti approvati, vediamo i principali e ripiloghiamo cosa conteneva all'atto della approvazione dal parte del Governo in data 31 maggio scorso.

Tra i diversi correttivi approvati, di particolare rilievo, vi è quello che stabilisce il principio che la qualificazione di professionista non ostacola alla possibilità di usufruire di specifiche misure incentivanti dove ne ricorrano i presupposti e dove previsto.

L'emendamento approvato è una riformulazione di un precedente che sanciva il principio di piena equiparazione tra professionisti e imprese ai fini dell'accesso agli incentivi, ai sensi della raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/Ce.

Con un altro emendamento si prevede che la revisione delle misure agevolative deve includere altresì gli incentivi alle imprese aventi natura fiscale, mentre gli aspetti connessi alle modalità di fruizione e di controllo di detti incentivi sono demandati alla specifica disciplina di settore (in pratica, la delega fiscale).

Al fine di generare sinergie negli aiuti si esplicita che la riforma del sistema degli incentivi deve essere definita salvaguardando l’autonomia regionale e viene stabilito che la revisione dovrà essere fatta nel rispetto delle competenze in materia fissate dall’ art 117 terzo e quarto comma, della Costituzione.

Nell'esercizio della delega, il Governo dovrà rispettare l'autonomia programmatica delle Regioni, anche con riferimento agli interventi cofinanziati dai fondi europei.

Si prevede che tra i criteri che dovranno guidare la razionalizzazione delle misure di incentivazione esistenti entrano:

  • la sostenibilità ambientale;
  • il lavoro, l'occupazione, la riqualificazione professionale dei lavoratori;
  • la crescita dimensionale.

DDL incentivi alle imprese e professionisti: cosa prevede il testo approvato

Il Consiglio dei Ministri del 31 maggio su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge volto all’introduzione di disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy.

Come specificato dal comunicato stampa le nuove norme intervengono al fine di sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali d’eccellenza e promuovere la tutela e la conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, in Italia e all’estero, alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani. 

Si stabilisce che le misure di promozione e incentivazione siano coerenti con il principio di sostenibilità ambientale della produzione, con la transizione dei processi produttivi verso la digitalizzazione nella salvaguardia delle peculiarità artigianali, con l’inclusione sociale e la valorizzazione del lavoro femminile e giovanile e con il principio di non discriminazione tra le imprese.

Suddivise per ambiti d’intervento si prevedono le suguenti misure a favore delle imprese:

  • l’istituzione del Fondo nazionale per il Made in Italy, per l’attrazione di capitali e la realizzazione di investimenti governativi diretti e indiretti, con una dotazione iniziale di un miliardo di euro;
  • il rifinanziamento o la rimodulazione d’incentivi specifici:
    • rifinanziamento a decorrere dal 2024 del c.d. “Voucher 3i” per l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione;
    • misure di sostegno per l’imprenditoria femminile;
    • misure a favore delle filiere legno-arredo, fibre tessili naturali, ceramica, nautica da diporto; disposizioni in materia di pubblico approvvigionamento di forniture di qualità; 
    • informazione del consumatore sulle fasi di produzione della pasta.

Come dettagliate inolte dal comunicato stampa dello stesso Ministero sono inoltre previste azioni per:

  • istruzionie e formazione. È istituito il Liceo del Made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. L’avvio del nuovo ciclo scolastico è prevista per l’anno 2024/2025.
    Al fine di promuovere il raccordo tra il nuovo Liceo del Made in Italy e le imprese favorendo al contempo l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro è istituita una Fondazione denominata “Imprese e Competenze per il Made in Italy”.
    Inoltre per favorire il passaggio di competenze e di abilità tra generazioni viene istituito un Programma di trasferimento delle competenze generazionali per le imprese private con non più di 15 unità da svolgere attraverso il tutoraggio di formazione di un lavoratore andato in pensione, da non oltre 2 anni, a un nuovo assunto a tempo indeterminato di età inferiore a 30 anni. Il programma avrà una durata massima di 12 mesi e la norma prevede che l’attività di tutoraggio è svolta senza vincolo di subordinazione e non soggetta alle disposizioni sui licenziamenti.  La remunerazione corrisposta al pensionato per l’attività di tutoraggio non concorre alla formazione di reddito ai fini Irpef e non è assoggettato a contribuzione previdenziale, sino ad una soglia massima percepita di 15.000 euro l’anno. Per gli importi oltre tale soglia si applica la disciplina ordinaria.
  • promozione. È istituita l’Esposizione nazionale permanente del made in Italy con l’obiettivo di promuovere e rappresentare l’eccellenza produttiva e culturale italiana attraverso l’esposizione dei prodotti della storia del Made in Italy e dell’ingegno italiano; attivata la registrazione dei luoghi della cultura e dei titoli di proprietà industriale e rafforzata della tutela dei Domini internet registrati e azioni più efficaci per la loro salvaguardia.
  • tutela del made in italy. Creazione di un contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci con la dizione Made in Italy per la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni; utilizzo della Blockchain per la certificazione delle filiere e la creazione di un catalogo nazionale per il censimento delle soluzioni conformi alla normativa in vigore per la tracciabilità delle filiere e per sostenere e promuovere la ricerca applicata, lo sviluppo e l’utilizzo della tecnologia basata sui registri distribuiti (DLT) utile ai fini informativi per i consumatori; accompagnamento delle imprese verso il futuro, attraverso il finanziamento di consulenze per l’avvio di attività nel metaverso; incentivazione al processo di associazione tra produttori e la redazione di un disciplinare per le produzioni artigianali e industriali che prepara al prossimo varo del regolamento europeo su IGP non agri.
  • lotta alla contraffazione. Introduzione di modifiche del sistema del sistema sanzionatorio e del codice di procedura penale in materia; riorganizzazione degli Uffici per favorire la specializzazione in materia attraverso la concentrazione distrettuale della competenza degli uffici requirenti e l’avvio di iniziative di formazione specifica; misure per la formazione specialistica dei magistrati per il contrasto ai reati di contraffazione
     Viene infine e istituita per il giorno 15 aprile la “Giornata nazionale del made in Italy” al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana, presso le Istituzioni, le scuole e i luoghi di produzione e di riconoscerne il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario.

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