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Fisco e Tasse

2023-12-20

Fiscalità internazionale: i principali contenuti del Dlgs approvato il 19.12

Il Consiglio dei ministri, su proposta dei ministri competenti, ha approvato in esame definitivo il decreto legislativo di attuazione della Riforma fiscale in materia di Fiscalità internazionale.

Il comunicato del Governo diffuso ieri 19 dicembre dopo l'approvazone ha specificato che, i testi approvati, tra cui appunto il decreto in oggetto, tengono conto dei pareri eventualmente espressi dalle competenti Commissioni parlamentari o dalle Conferenze Stato-regioni o unificata.

Decreto fiscalità internazionale: le principali novità

Il DLgs Fiscalità Internazionale è articolato su quattro Titoli:

  • Titolo I, con norme in tema di residenza delle persone fisiche e delle società ed enti,  norme in tema di CFC, aiuti di Stato, impatriati e reshoring di società;
  • Titolo II recepisce nell’ordinamento italiano la direttiva 2022/2523/Ue sulla tassazione minima globale dei gruppi multinazionali;
  • Titolo III in tema di regime sanzionatorio dei disallineamenti da ibridi.
  • Titolo IV detta disposizioni di carattere finanziario.

Decreto fiscalità internazionale: sintesi delle novità

Il Dlg Fiscalità internazionale prevede in sintesi:

  • una revisione delle norme sulla residenza fiscale delle persone fisiche, delle società e degli enti diversi dalle società quale criterio di collegamento all’imposizione, in coerenza con le prassi internazionali e con le convenzioni per evitare le doppie imposizioni;
  • una corferma del sistema d’imposizione sul reddito a una maggiore competitività sul piano internazionale, anche attraverso specifiche norme di vantaggio per i lavoratori impatriati e per le imprese o attività produttive che ritornano a investire in Italia (reshoring);
  • il recepimento della direttiva (UE) 2022/2523 del Consiglio, del 14 dicembre 2022, volta a garantire un livello d’imposizione fiscale minimo globale per i grandi gruppi multinazionali d’imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell’Unione (global minimum tax);
  • la semplificazione e razionalizzazione del regime delle società estere controllate. Nel dettaglio, il testo approvato ieri in via definitiva consente di applicare il nuovo tax rate estero, di tipo contabile alle società controllate estere in regime Cfc con bilancio certificato da operatori professionali autorizzati nello Stato in cui la società risiede.
    Si evidenzia che si tratta di un metodo di determinazione semplificato in cui il calcolo avviene in base ai dati
    del bilancio di esercizio, rapportando le imposte correnti all’utile ante imposte.

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