2023-08-11
Sbloccato il decreto targhe storiche
Il Ministro Matteo Salvini, il 4 agosto 2023, firma il decreto attuativo relativo alla legge 178 del 30 dicembre 2020 che prevede la facoltà di scegliere di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, oppure una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico.
Il mondo dei motoveicoli e degli autoveicoli storici autentici può contare su più di 500 mila appassionati in Italia, anche grazie al forte legame tipicamente italiano al settore automobilistico, che si tramanda di generazione in generazione e che preserva questo importante patrimonio storico e culturale.
Ricordiamo che in base all’art.60 del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285, sono classificati
- d’interesse storico o
- collezionistico
i motoveicoli e gli autoveicoli
- iscritti in uno dei registri e
- da questo dotati della certificazione attestante la rispettiva data di costruzione nonché le caratteristiche tecniche.
Il comunicato stampa del Mit fa notare come “il parco dei veicoli di interesse storico e collezionistico attualmente in possesso della motorizzazione ha al suo interno una notevole percentuale di veicoli reimmatricolati”.
Stiamo parlando di non meno di 5000 richieste di targhe originali, secondo alcune stime, avanzate ogni anno alla Motorizzazione civile.
Cosa prevede il decreto attuativo targhe storiche
Con un emendamento alla Legge di Bilancio 2021, è stata introdotta la modifica all’articolo 93 del codice della strada che in caso di nuova immatricolazione di veicoli già stati iscritti al PRA e cancellati
- d’ufficio o
- su richiesta di un precedente proprietario
prevede la possibilità per il richiedente
- di ottenere le targhe della prima iscrizione al PRA, ovvero
- di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo,
in entrambi i casi conformi alla grafica originale.
Targhe storiche: pagamento contributo
Il rilascio della targa della prima iscrizione al PRA e il rilascio di una targa richiedono il pagamento di un contributo.
Ciò frutterà all’erario ulteriore gettito. Infatti, al rilascio della targa storica, per gli autoveicoli si prevede il pagamento di 549 euro e per i motocicli e le macchine agricole 274,50 euro.
Il versamento è previsto con bollettino PagoPa generato dalla piattaforma dei pagamenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Targhe storiche: come presentare istanza
In caso di veicoli circolanti che, a causa di smarrimento, deterioramento, distruzione o furto delle targhe, abbiano provveduto ad una reimmatricolazione non è richiesta altra documentazione oltre quella relativa all'istanza. Dovrà infatti essere presentata un'istanza di nuova reimmatricolazione, a uno Sportello Telematico dell'Automobilista o un Ufficio della Motorizzazione. Successivamente saranno rilasciati il documento unico e la targa storica all'esito positivo dell’istruttoria.
In caso di veicoli di interesse storico e collezionistico di origine sconosciuta, come
- i veicoli che non risultano essere stati radiati, a qualunque titolo, dall'ANV e dal PRA, e
- che siano privi di documenti di circolazione e di certificato di proprietà o
- di foglio complementare
servirà presentare, presso uno Sportello Telematico dell'Automobilista o un Ufficio della Motorizzazione, un'istanza di nuova immatricolazione allegando
- il titolo di proprietà,
- il certificato di rilevanza storica e collezionistica e
- il certificato da cui risulti l'esito positivo della verifica tecnica.
La condizione per l’accoglimento dell’istanza è che il veicolo risulti presente nell'archivio informatico del CED o nell'archivio informatico o nei registri cartacei del PRA.
Anche in questo caso, all'esito positivo dell’ istruttoria, sono rilasciati il documento unico e la targa storica conforme.
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