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Fisco e Tasse

2023-10-05

ZES unica dal 1° gennaio 2024: criticità e risorse

A qualche settimana dalla pubblicazione del Decreto n. 124 con le regole della ZES unica dal 1 gennaio 2024 spuntano criticità.

Nel dettaglio, come segnalato da Claudio Celio de IlSole24ore di oggi, il Commissario straordinario del Governo della Zes Campania e Calabria, Giuseppe Romano, intervenuto in un convegno che si è tenuto ieri a Roma evidenzia i limiti della nuova normativa con cui il Governo vuole accentrare la gestione delle Zes. 

Il Commissario Romano sostiene che "L’impianto normativo che regola la Zes unica presenta lacune e solleva anche problemi di costituzionalità. A livello pratico si tratta di un complesso di norme che non garantirà più quel grado di semplificazione che si è ottenuto finora in Campania e che ha consentito finora di risolvere anche vertenza complicate come quelle della Whirlpool"

Di contro va sottolienato anche che Raffaele Fitto assicura che le risorse per le misure fiscali della Zes unica del Sud non saranno limitate al 2024 esortando a guardare alla strategia complessiva e non ai problemi contingenti.

Fitto ha spiegato: "La Zes unica del Mezzogiorno è una delle zone economiche speciali più grandi al mondo. Si è scelto, d’intesa con la Commissione europea, di collocarla nel Mediterraneo. Va vista quindi per quello che è: una grande opportunità per l’attrazione di investimenti, stranieri e italiani".

Vedremo il progresso di questa norma.

Ricordiamo che il 19 settembre è stato pubblicato in GU n 219 il Decreto n 124 con Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del paese nonché in materi di immigrazione.

Ricordiamo che la misura era stata approvata dal Cdm dello scorso 7 settembre e tra le altre misure al Capo III del decreto si prevede l'istituzione di una Zona ZES Unica per il Mezzogiorno.

Norme attuative sono demandate ad un ulteriore decreto attuativo di prossima emanazione.

Vediamo il contenuto del decreto.

ZES Unica Mezzogiorno dal 2024: le regole nel decreto in GU

Il decreto specifica che per Zona economica speciale (ZES) si intende una zona delimitata del territorio dello  Stato nella quale l'esercizio di  attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d'impresa.
A far data dal 1° gennaio 2024 è istituita la Zona  economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica che  ricomprende  i  territori  delle  regioni  Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.

Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è istituita  la Cabina di  regia  ZES, con compiti di  indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio, presieduta dal  Ministro per gli  affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR.

Il Piano strategico della  ZES  unica ha  durata  triennale e definisce, anche in coerenza con il PNRR,  la  politica di sviluppo della ZES unica, individuando, anche in  modo  differenziato  per  le regioni che ne fanno parte, i  settori  da  promuovere  e  quelli  da rafforzare, gli investimenti e  gli  interventi  prioritari  per  lo sviluppo della ZES unica e le modalità di attuazione. 

Al fine di favorire una  immediata e  semplice conoscibilità la ZES unica e dei benefici connessi, è istituito  presso  la Struttura di missione il portale web della ZES unica.
Il portale, da realizzare anche in lingua inglese, fornisce tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle  imprese  nella ZES unica e garantisce l'accessibilità allo sportello unico digitale ZES di cui all'articolo 13. 

Inoltre, al fine  di garantire un  rilancio  unitario  delle  attività produttive  del  territorio  delle  regioni  del  Mezzogiorno, a partire dal 1° gennaio  2024, è istituito,  presso la Struttura di missione di cui all'articolo 10, comma 2,  lo  sportello unico digitale ZES per  le attività produttive  nella  ZES  unica, denominato S.U.D. ZES, nel quale  confluiscono  gli  sportelli  unici digitali attivati, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera a-ter), del  decreto-legge  20  giugno 2017,  n.  91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, ed  al  quale  sono attribuite, nei casi previsti dall'articolo  14,  le  funzioni  dello sportello unico per le attività produttive (SUAP), di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160. 

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